Saturday 10 and Sunday 11 June 2017 I’ll be making a new mural in Esquilino (Rome)
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Auction at “Casa D’aste Arcadia” 20 June 2016
È la seconda volta che in Italia la street art entra nel circuito delle aste, ma è il primo event di questo genere del tutto slegato dal contesto urban: il precedente, nel 2012, organizzato sempre a Roma da Urban Contest negli spazi della Minerva Auctions, si avvaleva della collaborazione del Lanificio e vendeva opere realizzate in occasione del “San Lorenzo Estate 2012” . In questo caso invece, le opere provengono da un solo collezionista – che ha scelto di rimanere anonimo – e saranno presentate, nella cornice settecentesca di Palazzo Celsi, a fianco di lavori di maestri come De Chirico, Guttuso, Morandi, Schifano, Victor Vasarely, Antonio Sanfilippo, le fotografie di Claudio Abate, ma anche stampe di Andy Warhol, due frattali di Pistoletto e molti altri artisti tra moderni e contemporanei più o meno noti.
Scorrendo tra le pagine del catalogo spicca subito come i prezzi di vendita previsti per la street art non siano più bassi della media: “Scent of a Wonder Woman”, di Solo, sta tra i 3 e i 4 mila euro, poco meno del quadro di Schifano (4-5 mila euro). La forbice stimata per il “Cash Cow” di Pasquini, un distributore di palline di gomma dipinto ad acrilico, è tra i 3.500 e i 4.500 euro, come alcune delle grandi stampe di Claudio Abate. Mirco Marcacci presenta due opere di medio formato, uno smalto su tela e un suggestivo inchiostro su vetro antiproiettile, entrambe stimate tra i 2.000 e i 2.500 euro. I due lavori di Jerico, nel suo stile impressionista, vanno dai 1.000/1.500 per arrivare ai 2 mila euro, poco meno per le due tele di Mauro Sgarbi. Mauro Pallotta, in arte Maupal, noto per il “Super Pope”, il poster che ritrae Papa Francesco/supereroe che venne ritwittato persino dall’account ufficiale del Vaticano, presenta una coppia di pannelli in maglia di acciaio dipinti per 5/7 mila euro: per la stessa cifra si possono portare a casa i frattali di Pistoletto più una stampa di Warhol. Naturalmente regnano i quattro zeri tra i Sanfilippo, D’Orazio, Guttuso, De Chirico; l’olio di Vasarely arriva a sfiorare i centomila euro.